E' legge: gli italiani all'estero
voteranno dalle prossime elezioni
Eleggeranno 12 deputati e 6 senatori fra candidati
residenti fuori Italia. Le quattro circoscrizioni
ROMA - Gli italiani all'estero potranno finalmente votare davvero. Con il sì del Senato è definitivamente passata la legge di attuazione che fissa le nuove regole per l'elezione dei rappresentanti. L'assemblea di palazzo Madama ha infatti concluso il lungo esame parlamentare del provvedimento, confermando il testo approvato dalla Camera lo scorso 20 novembre. La votazione del Senato è stata pressoché plebiscitaria: 185 sì, un no e dieci astenuti, i senatori del gruppo Verde.
Mirko Tremaglia, ministro per gli Italiani nel Mondo e storico sostenitore della legge che vede oggi la luce non ha saputo, uscendo dall'aula, trattenere la commozione: "Oggi è il coronamento di un impegno di anni e anni. E' una grandissima vittoria, una grandissima giornata, anche per il Parlamento". Tremaglia ha dedicato l'approvazione definitiva della legge a suo figlio Marzio, scomparso qualche anno fa, agli italiani all'estero ("che hanno avuto in passato tante illusioni") e al presidente della Repubblica "che si è innamorato degli italiani all'estero".
La legge costituzionale di modifica all'articolo 48 della Carta fondamentale, era stata approvata definitivamente, in seconda lettura, il 29 settmbre del 1999. Restava, appunto, la legge di attuazione che ha avuto un iter abbastanza travagliato che oggi è giunto in porto.
Alle prossime elezioni politiche, dunque, gli italiani all'estero potranno votare per eleggere i loro rappresentanti al Parlamento. Voteranno per posta, con il sistema proporzionale, per eleggere dodici deputati e sei senatori. Nella circoscrizione estero potrà candidarsi solo chi risiede fuori dalla madre patria. Il voto per posta potrà essere usato anche per i referendum.
Ecco, in sintesi, che cosa prevede la legge punto per punto.
LA CIRCOSCRIZIONE ESTERO
La nuova circoscrizione sarà articolata in quattro ripartizioni. In ognuna di esse verrà eletto un deputato e un senatore; gli altri seggi riservati agli italiani all'estero saranno distribuiti in proporzione al numero dei cittadini italiani che risiedono nelle quattro ripartizioni.
Le quattro ripartizioni in cui è divisa la circoscrizione estero sono:
1) Europa (compresa la Federazione Russa e la Turchia);
2) America Meridionale;
3) America Settentrionale e Centrale;
4) Africa, Asia, Oceania e Antartide.
CANDIDATURE
Nella circoscrizione estero, potranno candidarsi unicamente gli italiani residenti fuori dai confini nazionali e che non tornano in Italia per votare.
OPZIONE
A ogni tornata elettorale, il cittadino italiano residente all'estero dovrà scegliere se votare nella circoscrizione estero o in Italia. Se sceglierà l'Italia, voterà nella circoscrizione in cui è iscritto.
QUANDO SI VOTA
Gli italiani all'estero saranno chiamati a votare qualche giorno prima della scadenza della campagna elettorale nazionale. Saranno validi i voti giunti al consolato entro le 16 del giovedì che precede la domenica elettorale.
COME SI VOTA
Ogni elettore riceverà dal consolato più vicino un pacchetto contenente un foglio con le istruzioni per votare, le liste dei candidati, il testo della legge, il certificato elettorale, la scheda e una busta per inviare la scheda al consolato. I consolati riceveranno per posta i voti dei cittadini italiani; quindi spediranno in Italia, in valigia diplomatica e per aereo, le buste arrivate entro le 16 del giovedì che precede la domenica elettorale. Le schede arrivate in ritardo saranno bruciate.
I SEGGI E LO SPOGLIO
I seggi per lo spoglio delle schede estere saranno istituiti presso la Corte d'appello di Roma: un seggio ogni 5 mila elettori. Lo spoglio avrà luogo contestualmente a quello nazionale.
ELENCHI DEI VOTANTI
Il Governo dovrà stilare l'elenco aggiornato dei cittadini italiani residenti all'estero per predisporre le liste elettorali. Oggi esistono due differenti elenchi, che hanno dati non coincidenti: per l'Aire, l'anagrafe degli italiani residenti all'estero tenuta dai consolati, i residenti all'estero sono circa 2 milioni e seicento mila, mentre per il ministero dell'Interno 3 milioni 900mila.
CAMPAGNA ELETTORALE
Lo Stato italiano dovrà concludere apposite forme di collaborazione con gli Stati in cui risiedono i cittadini italiani all'estero per garantire lo svolgimento della campagna elettorale. Spetterà ai consolati e alle ambasciate prendere le iniziative necessarie a promuovere il confronto elettorale.
DIRITTO DI VOTO
Alle rappresentanze diplomatiche spetta anche il dovere di concludere intese con i governi per garantire l'esercizio del diritto di voto in condizioni di eguaglianza, libertà e segretezza. Per i cittadini italiani che risiedono in Stati dove non viene garantito il diritto di voto, torneranno in Italia per votare e potranno contare su un rimborso parziale del costo del biglietto.ROMA - Un iter lungo e travagliato quello che si conclude oggi con il sì del Senato al diritto di voto che porterà gli italiani all'estero ad avere una loro rappresentanza in Parlamento. Ecco una cronologia:
24 FEB 1999
La Camera approva la legge che modifica l'art.48 della Costituzione concedendo l'elettorato attivo e passivo agli italiani all'estero.
28 APR 1999
Il Senato approva la legge che deve essere di nuovo approvata dalle due Camere dopo tre mesi di interruzione.
30 GIU 1999
La Camera approva per la seconda volta il testo.
29 SET 1999
Il Senato approva in via definitiva la modifica dell'art. 48 della Costituzione.
7 MAR 2000
La Camera approva la modifica degli art. 56 e 57 della Costituzione che stabilisce la rappresentanza degli italiani all'estero in 12 deputati e sei senatori.
28 GIU 2000
Il Senato approva il ddl modificandolo e il ddl torna a Montecitorio per concludere la prima lettura.
12 LUG 2000
La Camera approva il testo del Senato.
5 OTT 2000
Sì del Senato in seconda lettura.
18 OTT 2000
Sì definitivo della Camera in seconda lettura.
22 FEB 2001
La commissione Affari Costituzionali del Senato approva la legge ordinaria di attuazione delle norme sul diritto di voto degli italiani all'estero. Due settimane più tardi, lo scioglimento anticipato delle Camere rinvia l'attuazione del diritto di voto alla successiva legislatura.
18 SET 2001
Il Senato approva il decreto legge che fissa al 21 marzo 2003 il censimento degli italiani residenti all'estero.
20 NOV 2001
La Camera approva la legge di attuazione.
20 DIC 2001
Anche il Senato approva la legge di attuazione, che diventa definitiva e chiude l'iter legislativo.
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